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Scrive da quando è bambina, tra storielle di animali parlanti, composizioni scolastiche sull'arrivo della primavera, accompagnata da una lucertolina che usciva dalla crepa di un muro assolato, poesie sul riflesso del sole su un filo di ragnatela in cui dondolava, sospeso un ago di pino.
Ma il suo incontro consapevole con la scrittura nasce ad Avignone, durante il festival del teatro, quando Valeria ha 16 anni. Sulla strada verso uno spettacolo di J.P. Sartre (HUis Clos) mimi infarinati, mangiatori di fuoco e saltimbanchi la circondano, la assorbono col loro mondo colorato. Nasce così la sua prima poesia matura.
Essere una scrittrice per lei significa avere la
possibilità di dare voce a chi non ne ha, di raccontare storie e conservare
memorie. Esigente con se stessa, è spesso insoddisfatta di ciò che scrive, in un continuo riscrivere e limare.
badante [ba-dàn-te] agg. Che bada, che sta attento, sorvegliante; s.m. e f. Chi, per professione, accudisce persone anziane.