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ISBN: 9788898291724
Data pubblicazione: ottobre 2019
Pagine: 272
Una letteratura che si compone di massime di vita quotidiana, scritti che indagano le sfumature più intime e recondite dell’essenza umana, secondo principi di pazienza, bontà, pietà, giustizia, etica professionale, ma anche fermezza e autorità.
Moniti sulla moderazione da tenere nella vita sociale, senza dar spazio a presunzione e superbia. Norme di galateo, a tavola come nei luoghi in cui è necessario attendere il proprio turno. Consigli per mantenere l’armonia con coniugi e familiari. Perfino i regnanti lasciano i propri insegnamenti, colmi di amarezza e struggente malinconia, per avvisare i successori delle difficoltà che implica la sovranità. Di grande intensità il dialogo tra un aspirante suicida e la propria anima.
Nei testi geroglifici selezionati nel presente lavoro troviamo, in perfetta armonia, la voce del cuore così come il calcolo ragionato e cristallino della geometria pura del ragionamento, l’empatica comprensione delle debolezze umane e la consapevolezza della caducità delle cose terrene, accanto alla certezza di una vita eterna in un aldilà che sarà conseguente a quella che è stata la propria condotta.
Una sapienza che, oltre a farci conoscere in parte la mentalità dell’epoca, anche oggi può rinfrancare lo spirito e rendere consapevoli delle pulsioni che da sempre costituiscono i fondamenti dell’esistenza.
(…) Quando dormi, ti guardi il tuo stesso cuore, poiché non esistono sudditi per un uomo il giorno della disgrazia. (…) Ma colui che mangiò il mio cibo fece una sollevazione; quello al quale avevo dato le mie mani si mise a produrre terrore; coloro che avevano vestito le mie tele fini si misero a guardarmi come un’ombra (…) Ecco, io ho compiuto l’inizio annodando per te la fine.
(…) Calma chi piange, non vessare la vedova, non allontanare un uomo dai propri averi e non danneggiare i grandi a causa dei loro possedimenti. Guardati dal punire a torto e non colpire, poiché ciò non sarà utile a te.
(…) Rendi sana la tua lingua dalla parola dannosa affinché tu possa farti amare dagli altri! (…) Non prendere discorso con un focoso e non dovresti fraternizzare con un uomo ostile! (...) Non intingere il calamo per danneggiare.(…) Se tu scorgi un altro che fa imbrogli passa da lui da lontano. (…) Non accettare regali da uno forte e non opprimere per lui il debole.
Pietro Testa
Pietro Testa è nato a Napoli nel 1943 ed è laureato in Architettura. Per oltre trent’anni ha insegnato nei licei artistici. Tra gli anni ’80 e ‘90 ha partecipato a dieci missioni con la Cooperazione Tecnica per i Paesi in Via di Sviluppo nella scuola cantiere dei dervisci Mewlewi al Cairo. Nel 1991 è stato presente in una missione archeologica in Egitto, a Medinet Madi, con la professoressa Edda Bresciani. Ha pubblicato numerosi volumi e articoli su vari temi di egittologia.