Oliviero Malaspina<\/span>
<\/div>Oliviero Malaspina<\/b> nasce per errore di uno o entrambi i genitori il 27 ottobre 1961 in un ameno paesino dell\u2019appennino pavese-ligure.<\/span>
\u00c8 l\u2019ultimo collaboratore di Fabrizio De Andr\u00e8 col quale ha scritto l\u2019album inedito Notturni. Ha collaborato e collabora con Cristiano De Andr\u00e8 e altri artisti in Italia e all\u2019estero.<\/span>
\u00c8 poeta internazionale pubblicato in Italia e all\u2019estero su antologie insieme ad Alvaro Mutis, Edoardo Sanguineti, Nico Orengo, Brian Patten, Fernando Arrabal e altri non meno importanti. In Italia ha pubblicato nel 1986 Il ballo della fanciulla in fiamme, poesie, e nel 1994 Vivere davanti alla luna fredda, poesie.<\/span>
\u00c8 riuscito, tra una cura disintossicante e l\u2019altra, a laurearsi in Lettere moderne e a fare dieci anni di chitarra classica come privatista, senza mai specializzarsi.<\/span>
Ha collaborato e collabora con diverse riviste di poesia e con diverse Universit\u00e0 italiane.<\/span>
Ha pubblicato Milano e il suo territorio \u2013 Indagini sociolinguistiche; L\u2019albero del canto \u2013 Appunti semiologici e strutturali sulla lingua dei cantastorie.<\/span>
Ha vinto tre volte il Premio Musicultura nel 1990, 1991, 1993.<\/span>
Ha pubblicato due dischi: Hai! Hai! Hai! (Peer Southern\/CNI) nel 1996 e Benvenuti mostri! (Target-Sony) nel 2002.<\/span>
\u00c8 presente nel doppio cd live Faber Amico Fragile con Canzone del padre (BMG\/Nuvole). Sta lavorando al suo prossimo disco.<\/span>
Vive dividendosi tra l\u2019appennino pavese-ligure, Milano, Verona, Roma.<\/span>
Questo \u00e8 il suo esordio in narrativa.<\/span><\/p> \n\n
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ISBN: 9788890323843
Data pubblicazione: settembre 2009
Pagine: 122
Disponibile anche in ebook
Racconti d’acqua dolce. Racconti d’acqua salata.
E dentro, immersi fino al collo (qualche volta sommersi) personaggi “decostruiti”, malati, emarginati, che si lasciano trasportare, che hanno rinunciato redenzione e alla salvezza.
E il lettore quelle acque prova a navigarle, salvo poi restarne a sua volta inghiottito, travolto dal disincanto che pungola le forme concettuali ordinate e rassicuranti, ottenebrato da paradossi e ambiguità. Legge – naviga – e il riso si confonde con il pianto, la voluttà con la resa, il terrore col gioco, la commozione con la ferocia, fino a precipitare in finali surreali e inattesi.
Colpa forse anche di una specie di ‘canto delle Sirene’, ammaliatore e beffardo, che si leva da questi racconti. Una melodia sempre differente, che sa farsi milonga (d’amore e di morte) o (psycho)blues (Peschiera Borromeo), morbido tango in Lorella dice sì o delirante acid house ne La cura del mago. Le rime, le allitterazioni, battono sui denti come un mortaio tempo-ritmo. Ritmo che sgorga da ogni riga, insieme ai colori che si mescolano sulla pagina, e intorbidano quelle acque fino a dipingerle di nuove sfumature: solchiamo così un liquido azzurro ne L’estate del Cerruti, onde antracite in Amore a prima vista, fino al bianco e nero de La Pescivendola di Nizza, dove tutto sembra stingersi e ricomporsi, nell’ennesimo paradosso.
Nulla ci viene risparmiato: odori, sapori, umori, crampi allo stomaco, corpi pesanti, sangue, sudore, piscio, perché questo è l’ordine di cose in cui si muovono la vita e la morte.
Nemmeno loro, lo sanno bene i reietti di Malaspina, risparmiano nulla.
Oliviero Malaspina
Oliviero Malaspina nasce per errore di uno o entrambi i genitori il 27 ottobre 1961 in un ameno paesino dell’appennino pavese-ligure.
È l’ultimo collaboratore di Fabrizio De Andrè col quale ha scritto l’album inedito Notturni. Ha collaborato e collabora con Cristiano De Andrè e altri artisti in Italia e all’estero.
È poeta internazionale pubblicato in Italia e all’estero su antologie insieme ad Alvaro Mutis, Edoardo Sanguineti, Nico Orengo, Brian Patten, Fernando Arrabal e altri non meno importanti. In Italia ha pubblicato nel 1986 Il ballo della fanciulla in fiamme, poesie, e nel 1994 Vivere davanti alla luna fredda, poesie.
È riuscito, tra una cura disintossicante e l’altra, a laurearsi in Lettere moderne e a fare dieci anni di chitarra classica come privatista, senza mai specializzarsi.
Ha collaborato e collabora con diverse riviste di poesia e con diverse Università italiane.
Ha pubblicato Milano e il suo territorio – Indagini sociolinguistiche; L’albero del canto – Appunti semiologici e strutturali sulla lingua dei cantastorie.
Ha vinto tre volte il Premio Musicultura nel 1990, 1991, 1993.
Ha pubblicato due dischi: Hai! Hai! Hai! (Peer Southern/CNI) nel 1996 e Benvenuti mostri! (Target-Sony) nel 2002.
È presente nel doppio cd live Faber Amico Fragile con Canzone del padre (BMG/Nuvole). Sta lavorando al suo prossimo disco.
Vive dividendosi tra l’appennino pavese-ligure, Milano, Verona, Roma.
Questo è il suo esordio in narrativa.