Angelo Dolce

Il sogno di Aldo Manuzio


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Introduzione

“Il mio sogno è quello di far rivivere e far conoscere i classici nella loro lingua originale, ossia in greco. Dopo migliaia d’anni di oblio ho l’ambizione più grande che un editore possa immaginare. Diffondere la cultura ed essere il modello per generazioni di editori a venire.
Quella che mi sono dato è una missione. Desidero il successo perché in verità l’opera che vorrò lasciare della mia vita sia degna di essere ricordata e immortale.
Il cammino è stato sinora lungo e difficile! Ma noi siamo umanisti e verremo ricordati più di tanti principi sanguinari e approfittatori che lasciano solo il tempo della loro ombra.
Grazie ai libri forse avremo più potere noi di fermare le guerre e di creare persone nuove, migliori, che si sappiano riconoscere come simili!”
 

"Camminavano per Venezia, quel gran paese che bastava per darsi un'origine e un'identità. Chiunque veniva a Venezia diventava veneziano. Lì si poteva essere paesani del mondo ma passeggiando si compiva sempre un itinerario, un percorso, piuttosto che girare intorno e ritrovarsi uguali al punto di partenza. Ogni volta che si camminava per Venezia si cambiava idea sul mondo e anche su se stessi..."

 

Il lavoro dello scrittore

  • Da dove nasce l'ispirazione di questo libro?  

    Durante i miei viaggi nei Balcani, sviluppatisi in otto anni consecutivi, i luoghi, le persone incontrate, le esperienze maturate in circostanze spesso avventurose, mi hanno convinto via via che era giusto non far morire le tracce di quel mio “passaggio” in quelle zone controverse e spesso martoriate da avvenimenti anche abbastanza recenti. 


  • Cosa ti ha convinto che l’idea era buona e funzionava?
    I meccanismi intrecciatisi durante quei viaggi mi sono apparsi subito degni di dar loro una consecutività ancor più dettagliata. 

  • Se dovessi sintetizzare in poche righe il messaggio del tuo libro quale sarebbe?

    Per conoscere la verità non fidatevi dei media e delle esperienze altrui (queste ultime molto importanti, ma sicuramente mai pienamente appaganti, necessarie per stimolare la curiosità personale), ma andate a vedere con i vostri occhi.


  • Chi è il lettore ideale del tuo libro?
    Il viaggiatore per antonomasia, quello che ha voglia di conoscere popoli e genti, quello affamato di verità storiche .
 

Che suono ha questo romanzo?

Quando Umberto cercava ispirazione per il romanzo, ha avuto bisogno di qualcosa che desse ritmo alla storia. Di Tunnel of love l'aveva sempre affascinato quel finale in cui la chitarra di Mark Knopfel sembrava quasi "spegnersi" per poi ripartire in un travolgente assolo. 
Ecco, la storia per Umberto doveva andare così: doveva sembrar risolta, ma alla fine niente era come appariva. E si veniva travolti dal finale.

Materiali di approfondimento

Il testo di cui il romanzo di Angelo Dolce segue il dipanarsi è
La pugna d'amore in sogno, attribuito a Francesco Colonna.

 

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