Carlo Angelo Tosi

Scrive il suo primo racconto (di fantascienza) a quattordici anni. Lo aveva in testa, una mattina, e doveva scriverlo. Così ha fatto: vi si fondevano fantascienza, Storia, un amore ingannevole, in un mondo incantato ma terribile.
Da allora, non ha più spesso di scrivere. Che sia un saggio o un romanzo, è come se girasse un film: entra in quella realtà, sente i personaggi parlare, può annusare profumi, vivere sensazioni... Deve fare attenzione a non perdersi, potrebbe anche non tornare più...

Essere uno scrittore per lui è raccogliere quel che gli è suggerito dalla conoscenza, come un segnale, più o meno distante, e raccontarlo di nuovo, "ri-trasmetterlo" ad altri.


Non è importante che leggiate il mio libro, è importante che scegliate dei libri. "
 

Il milanese che andò nel Nuovo Mondo

Carlo Angelo Tosi ci racconta qualcosa del suo Girolamo Benzoni e di come rimase sconvolto dalle violenze spagnole, che denunciò proprio nel saggio scritto al suo ritorno da quell'esperienza. Uno tra i primi a farlo.
 

Il lavoro dello scrittore

  • La mia ispirazione: Nuotando in piscina.
  • Il luogo di scrittura: il mio studio.
  • Rituale: Non devo raccontare a nessuno quello che sto scrivendo, se lo faccio, “pluff”, tutta la storia sparisce. E’ successo con un romanzo storico e ho dovuto aspettare per rincominciare da zero.
  • Mi guida la penna: Un particolare momento o un personaggio storico. Oppure l’atmosfera sospesa in cui entro.
  • Il giorno perfetto: Quello in cui sono in armonia con me stesso.
 

Di film, libri e musica

Il settimo sigillo, di I. Bergman.

 

Le avventure del capitano Hornblower, di C. S. Forester


La musica ha molto spazio nei miei interessi e i limiti li sento come una prigione. Ad esempio amo poco le definizioni come: musica classica, musica leggera, rock, jazz e via di seguito, in particolare se creano delle barriere critiche o posizione eccessivamente tecniche.

Indubbiamente ci sono brani che segnano il ritmo di quello che penso e faccio, ma scegliendone uno ne escludo un altro e molti altri. Provo a farlo cercando tra le sensazioni.

Carlo Martello, F. De André

 

The End”, The Doors

Un brano che trasporta ai limiti della violenza e del dolore ed è molto adatto al periodo che stiamo vivendo.

 

Lingus (We Like It Here), Snarky Puppy

←  Questo brano ricorda due giovani amici in una stanza che ridono tutte le volte che mettono il quarantacinque o che lo cantano con le loro chitarre, cercando di imitare i toni di Fabrizio in determinati passi scabrosi. Un capolavoro.

Ticket To Ride, The Beatles

Uno dei primi brani che in me ruppero le barriere della tradizione post fascista che limitava le Libertà, mettendo la musica nei suoni di una rinascita.

 

“Bolero” di Ravel nell’interpretazione di Frank Zappa.

Girolamo Benzoni è un personaggio su cui è necessario tornare periodicamente, perché il suo ricordo non rimanga confinato nelle aule delle Università."

Un milanese nel Nuovo Mondo.
Le Indie di Girolamo Benzoni

Girolamo Benzoni è “una voce fuori dal coro,” perché tutta la sua opera fu tesa a dimostrare che la conquista spagnola non fu uno “strumento provvidenziale - ma - al contrario una vera e propria calamità per le popolazioni native del Mar dei Caraibi.