Il "Forte" Interrotto di Camporovere (Vi) e i cimiteri del Mosciagh

Qualche giorno fa abbiamo visitato il cosiddetto "Forte" Interrotto di Camporovere di Roana (Vi), a 1392 m di altitudine.
In realtà, si tratta di una caserma difensiva, costruita nel 1800 ad ispirazione degli edifici medioevali (somiglia infatti a un castello, con tanto di fossato e ponte levatoio). L'edificio fu parzialmente fortificato, allo scopo di renderlo più simile a una fortezza, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, per difendere il confine italiano dagli attacchi dell'impero austo-ungarico. 
Anche il nome della cima su cui sorge, Monte Interrotto, non è del tutto "corretto", trattandosi in realtà della trasposizione in italiano del suono che aveva il termine cimbro Hinterrucks, il cui significato era quello di "Monte a Nord".
Occupata nel maggio del 1916 dall'esercito austro-ungarico che avanzava verso Asiago, la caserma fu pesantemente danneggiata, e, negli anni successivi alla guerra, le pietre con cui era stata realizzata furono asportate per la ricostruzione del paese di Camporovere, poco distante.
La caserma è stata recentemente ristrutturata e oggi appare in tutta la sua imponenza, avendo anche recuperato il suo assetto originario, con gli alloggi per le truppe, le stalle, le cucine, il deposito per le munizioni e il magazzino dei viveri...
Al suo interno segnaliamo anche l'installazione del Suono Interrotto (di Cristiano Fracaro), realizzata nel 2015 in occasione del centenario della Grande Guerra. Costituita da 100 tubi di alluminio montati su una sorta di gigantesca struttura che richiama i reticolati di guerra, trappola mortale per migliaia di soldati, è, con il suo suono leggero, scaturito dal soffiare del vento, un inno alla sacralità della vita.
Proseguendo il percorso oltre il "Forte", si raggiunge il Monte Mosciagh dove è possibile visitare due cimiteri di guerra, dell'esercito austro-ungarico. Qui sono sepolti 1142 soldati (la gran parte ignoti) 



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