Halade mystai. Iniziandi al mare! Cart ruts, una nuova interpretazione, di Massimo Frera €20.00 Utilizza il CODICE "AcquistoSito" al momento del pagamento per usufruire del 5% di SCONTO! ISBN: 978-88-903238-0-5Data pubblicazione: gennaio 2008Pagine: 143 ill.Disponibile anche in ebook Cosa sono, che scopo avevano realmente, le cosiddette ‘cart ruts’, le strade dei carri? Ha senso pensare a questi solchi incisi profondamente nella roccia come a semplici rotaie o ai segni di un antico trasporto di materiali da costruzione? Perché compaiono, pressoché identiche, in siti così distanti e in apparenza culturalmente differenti, come la Sardegna, la Toscana e l’isola di Malta? Che relazione c’è tra questi solchi, le vie cave etrusche, le domus de janas sarde e i magnifici templi maltesi? L’autore conduce il lettore attraverso queste e altre domande e propone, in un excursus che ripercorre migliaia di anni di storia e che abbraccia l’intera area del Mediterraneo, alcune ipotesi di risposte che potrebbero ribaltare completamente le attuali conoscenze (o credenze) sulla costruzione e sull’uso di queste inusuali strutture.Un enigmatico reticolo di pietra. Solchi profondi e ben delineati, scavati su pianori rocciosi, allineati con precisione. E pressoché identici in tre siti dell’area del Mediterraneo che l’autore ci conduce ad esplorare: la necropoli di Su Crucifissu Mannu in Sardegna, la zona di Sovana, nella Maremma toscana e Clapham Junction, nei pressi di Mnajdra, a Malta.Cosa sono, che scopo avevano, quei solchi? La scarna letteratura che ne tratta li definisce ‘cart ruts’, strade per carri. Sarebbero, dunque, rotaie oppure tracce di un antico trasporto di materiali da costruzione.Ma l’autore, in questo libro, suggerisce alcuni spunti per una nuova lettura di queste evidenze archeologiche ampiamente sottovalutate. E lo fa a partire proprio dalla constatazione di una modificazione del paesaggio così similare, in zone abitate da culture apparentemente diverse. Apparentemente, per l’appunto. Perché senza dubbio un intervento identico sul territorio può far pensare a un medesimo modello comportamentale nell’interazione con esso e, quanto meno, a un sostrato culturale e forse religioso comune.In un excursus che ripercorre migliaia di anni di storia e che va ad abbracciare tutta l’area del Mediterraneo, l’autore ricorda i Tirreno-Lidi e la loro cultura, strettamente connessa all’acqua e ai suoi culti, e ne propone un ruolo di primo piano per comprendere le cart ruts.Attraverso un affascinante percorso nell’antica Geografia Sacra e le culture Misteriche, il lettore viene invitato a cogliere nuovi spunti con i quali interrogare il nostro passato.Massimo Frera Massimo Frera è laureato in lingue e letterature straniere e si è successivamente specializzato in antropologia culturale.Tra il 1999 e il 2000 ha seguito, sulle Ande peruviane, una ricerca sul campo inerente la sfera religiosa della popolazione quechua dei Q'eros.Rientrato in Italia, ha collaborato con il Centro Camuno di Studi Preistorici, diretto da Emmanuel Anati, in Valcamonica, e si è poi trasferito in Maremma.Partendo da un approfondito studio dei siti etruschi, ha svolto ricerche sul Mondo Antico del Mediterraneo, con particolare attenzione al rapporto dell'uomo con il sacro e con la Geografia Sacra che ne contraddistingue l'azione.Dal 2002 ha avviato un progetto di viaggi culturali con i quali propone, insieme ad altri studiosi, itinerari che consentono di seguire direttamente sul campo ricerche in ambito archeologico, antropologico, naturalistico e storico.Nel 2003 ha seguito la seconda edizione di una raccolta di miti andini (Runa Simi - racconti e leggende del popolo Inca).Da libero ricercatore continua ad approfondire gli studi sul territorio, mantenendo l'attività di divulgazione attraverso conferenze e pubblicazioni a carattere antropologico. Aggiungi al carrello Mostra carrello Categoria Il tempo nel tempo Tag cart ruts domus de janas Etruschi Malta Sardegna Toscana vie cave